Su Dealogando un’intervista al nostro Andrea Ottolini sul tema del “Galateo” imposto al personale di Ita Airways che ha fissato regole dettagliate riguardo l’estetica e il comportamento.
Sono molte le indicazioni che Ita Airways ha imposto ai suoi dipendenti, da come tenere la barba e i baffi per gli uomini, al numero di anelli da indossare, all’obbligo di indossare la cintura e al divieto di avere piercing e tatuaggi visibili.
Ma le aziende possono davvero imporre regole di immagine ai dipendenti?
Secondo Andrea Ottolini “ad eccezione che la previsione costituisca una discriminazione vietata dalla legge e cioè una discriminazione per genere, età, credo religioso ecc., è difficile individuare limiti predeterminati e codificati e occorrerà quindi fare riferimento ai principi generali del nostro ordinamento: una richiesta del datore di lavoro, anche se apparentemente invasiva, potrebbe essere ritenuta legittima se fonda la proprie esigenze nella particolari modalità di esecuzione della prestazione lavorativa o per esigenze di tutela dell’immagine aziendale”.
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